Su tutto il territorio dell’UE si applica, a partire dal 18 febbraio 2024, il nuovo Regolamento (UE) 2023/1542 relativo alle batterie e ai rifiuti di batterie: tra gli obblighi la dichiarazione dell’impronta di carbonio per le batterie di veicoli elettrici (EV), per quelle utilizzate in mezzi di trasporto leggeri (LMT) quali scooter elettrici e biciclette, e per le batterie industriali ricaricabili che superano una capacità di 2 kWh.
Nell’ambito del Green Deal, l’Europa sta letteralmente aprendo la strada ad un nuovo approccio più rigoroso alle tematiche ambientali. Lo scorso 17 gennaio l’Europarlamento ha votato l’approvazione delle nuove norme contro il Greenwashing, che passeranno ora al vaglio del Consiglio UE. Il Regolamento sarà rafforzato dalla Direttiva sui Green Claims, che dovranno essere supportati da evidenze scientifiche, tra cui analisi LCA.
A titolo esemplificativo e non esaustivo, si considereranno “dichiarazioni ambientali generiche“- vietate ai sensi della proposta – espressioni come «rispettoso dell’ambiente», «ecocompatibile», «verde», «naturale», «rispettoso degli animali», «che salvaguarda l’ambiente».
Seppure in un momento critico per la legislazione europea, con le elezioni alle porte, l’approccio più rigoroso è ormai indispensabile e richiesto dal mercato per potersi orientare nell’emergente offerta di soluzioni “sostenibili”.